Cunto e Opera dei pupi alle Valle dei Templi

Mercoledì 23 e giovedì 24 luglio, alle ore 21, avranno luogo,  al Tempio di Giunone, nella Valle dei Templi di Agrigento, nell’ambito della manifestazione ‘I cavalieri della memoria’ il Cunto inscenato dal puparo Enzo Mancuso e lo spettacolo di pupi siciliani ‘Duello di Orlando e Rinaldo per amore di Angelica’ della Compagnia Carlo Magno.
 
Il Cunto è la forma di narrazione più antica. Teatro, che secondo tradizione abbisogna di una pedana e di una spada, oltre che del corpo e della voce. Voce che nel racconto si trasforma, secondo una precis! a drammaturgia, con una metrica che può superare il significato letterale per astrarsi e farsi corpo sonoro. Sinossi. Invidie, gelosie e giochi di potere innescano tradimenti, vendette sanguinose e battaglie tra i Magonzesi e i baroni fedeli a Carlotto.

Il Cunto che Enzo Mancuso rappresenterà in quest’occasione, racconta dell’assassinio di Re Pipino di Francia per mano dei figli illegittimi Olderigi e Lanfroi, e della precipitosa fuga di Carlotto, designato quale futuro re, e di come – con l’aiuto di Morando di Riviera e Bernardo di Chiaramente – egli riuscirà a vendicarsi della morte del padre uccidendo i suoi fratellastri.

Lo spettacolo ‘Duello di Orlando e Rinaldo per amore di Angelica‘ è tratto dalla Storia dei Paladini di Francia di Giusto Lo Dico. Il ricorso a “pupi a effetto”, le battaglie tra Magonzesi e Cristiani, l’amore dei due paladini, Orlando e Rinaldo, per la bella principessa Angelica danno vita ad una performance coinvolgente che ci permette di osservare e conoscere da vicino il teatro di marionette tradizionali della Sicilia.

La compagnia Carlo Magno è nata per iniziativa di Enzo Mancuso, ultimo discendente! della omonima famiglia di pupari che diede inizio alla propria attività nel 1928 quando il nonno, il Cavaliere Antonino Mancuso, aprì il suo primo teatro nel quartiere Borgo Vecchio di Palermo. Enzo apprende il mestiere in età giovanissima ed esordisce a soli 13 anni dedicandosi anche al restauro dei pupi.